Anche Poesia in Azione presente al secondo Forum sulla Medicina Narrativa organizzato da SIMeN (Società Italiana di Medicina Narrativa) lo scorso 19 aprile 2024 a Lucca.
Il forum ha visto la partecipazione delle varie professionalità che operano nei contesti di cura (non solo medici, infermieri, operatori sociosanitari ma anche sociologi, psicologi, antropologi, rappresentanti delle associazioni dei malati, consulenti scientifici) ed è servito per fare il punto sullo stato dell’arte della Medicina Narrativa in Italia e sulle direzioni che essa si appresta a intraprendere affinché, da disciplina di studio accademico nata nel mondo anglosassone, possa permeare sempre di più i luoghi di cura integrandosi con la medicina che conosciamo, quella basata sulle evidenze scientifiche (Evidence Based Medicine).
Ma cosa è la Medicina Narrativa? Con questo termine (mutuato dall’inglese Narrative Medicine) si intende una metodologia clinico-assistenziale che rimette al centro della relazione l’ascolto del paziente. Il dialogo tra curante e curato è il momento di partenza in cui si costruiscono le basi del percorso di guarigione con lo sguardo all’unicità della storia e dei bisogni di ogni persona. Questo approccio narrativo rappresenta una vera e propria metodologia, una “postura” fatta di attenzione, ascolto attivo, sguardo, empatia ed emotività. La narrazione è lo strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel processo di cura. Il fine è la costruzione condivisa di un percorso di cura personalizzato (storia di cura) in cui le evidenze medico-scientifiche (EBM) si integrano con le informazioni che derivano dalla narrazione della malattia come condizione soggettiva, esperienziale oltre che biologica.
La narrazione del paziente e di chi se ne prende cura diventa perciò un elemento imprescindibile della medicina contemporanea, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelte. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura.
In Italia sono già attive delle sperimentazioni in ambito ospedaliero volte a verificare l’impatto della Medicina Narrativa nella pratica clinica come ad esempio il progetto NAME Piemonte che vede coinvolti la regione Piemonte, l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la SIMeN ed un partner privato. Altri progetti di Formazione e Ricerca hanno coinvolto le ASL di Torino, Cuneo, Alessandria come pure l’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Andrea di Roma, per citarne alcuni. Master ed insegnamenti di Medicina Narrativa sono attivi nel percorso di studi di diverse Facoltà di Medicina italiane.
Il Forum organizzato da SIMeN è stata l’occasione per far conoscere ai presenti il progetto La Bellezza Della Cura (www.labellezzadellacura.it), nato da un’idea di Silvana Kühtz, docente universitaria e poeta, ideatrice di Poesia in Azione. È lei stessa a raccontarci del progetto e della sua nascita attraverso queste parole «Quando nel 2009 mi sono trovata a Bari, in ospedale, ad assistere i miei genitori, entrambi ricoverati in reparti diversi in circostanze complicate e tragiche, ho maturato la convinzione che avrei sperimentato pure in ospedale l’uso della poesia. Brevi tracce audio di musica e parola da somministrare ai pazienti così come si somministrano le medicine, piccoli attimi di respiro e di bellezza che diventano cura”. Da questa idea iniziale nasce il sito www.labellezzadellacura.it in cui è possibile ascoltare ogni giorno un diverso audio a disposizione. In questo modo la poesia, le sue parole, diventano fruibili immediatamente e in maniera semplice da chiunque, è sufficiente avere un dispositivo (cellulare o tablet) collegato ad internet. La poesia non serve solo a chi durante un ricovero affronta un percorso di malattia ma è utile anche agli operatori sanitari, ai caregiver e a tutti coloro i quali porgono attenzione all’ascolto, scoprendo così che esso stesso diventa il primo atto di cura».
Nel tempo l’idea iniziale si articola e nascono i corsi di formazione continua in medicina (ECM) pensati per gli operatori sanitari. In collaborazione con la ASL Bari nel 2014 parte il primo modulo “La Bellezza della Cura” che Silvana conduce con Andrea Gargiulo (docente presso il Conservatorio di Bari e direttore dell’orchestra Musica In Gioco) ed Edoardo Altomare (medico e scrittore, responsabile dell’Ufficio Formazione della ASL BA). A questo si è affiancato La Passione della Cura, per chi aveva già seguito il primo modulo. Esperienze simili e diverse sono quelle nate nel 2018 per l’Azienda USL Toscana Sud Est, laboratori espressivi e corsi di formazione ECM per il personale sanitario che lavora in ospedale, in cui Silvana ha come compagna Susanna Crociani, docente e sassofonista coraggiosa e curiosa.
Edoardo Altomare, Silvana Kühtz
La sperimentazione de La bellezza della cura è attiva da vari anni anche a Losanna, in Svizzera presso la Fondazione Donatella Mauri dove Adele Nacci, sociologa ed animatrice socio-culturale del centro, osserva e studia cos’accade agli anziani quando ascoltano le poesie presenti nelle tracce audio del sito www.labeautedusoin.net, versione in lingua francese di www.labellezzadellacura.it.
Sono ancora le parole di Silvana Kühtz a chiarire il senso della partecipazione di Poesia in Azione al Forum: «Ho pensato fin da principio di usare la poesia e la musica per i pazienti ma anche, parallelamente, per la formazione degli operatori sanitari e di lavorare su qualcosa da consolidare nel tempo attraverso sempre maggiori collaborazioni con i professionisti della Cura nelle varie sedi di sperimentazione (ospedali, istituti di ricerca, ambulatori territoriali, centri diurni, residenze socio-sanitarie, centri di salute mentale, parrocchie, scuole) . Gli strumenti a cui ho pensato, in primis il sito de La Bellezza Della Cura, per la sua semplicità di utilizzo ben si presta a integrarsi nella pratica quotidiana dei sanitari che utilizzano la Medicina Narrativa come metodologia clinica di cura centrata sull’ammalato e sui suoi bisogni».
Nella Home del sito La Bellezza della Cura è scritto “siamo curiosi di sapere cosa accade ogni volta che porgi l’orecchio alle nostre voci”. Questa curiosità è la stessa che abita la Postura Narrativa, ovvero il particolare modo d’essere nella Relazione di Cura così come inteso nella Medicina Narrativa.
Enrica Montrone e Marcella Signorile, collettivo Poesia in Azione