Umberto Kühtz è nato con la penna in mano e si può dire che l’abbia poggiata solo qualche ora prima di spegnersi, domenica 10 gennaio 2016. Ha scritto nei momenti bui e nei momenti di gioia. Ha scritto per tenersi attaccato a questo mondo spesso doloroso e cupo. Scriveva per farsi coraggio. Ora a noi restano le ultime cose che ha lasciato scritte per farci coraggio.
Silvana Kühtz
È difficile immaginare il punto esatto in cui può interrompersi l’esperienza che produce l’esistere. Non tutto quello che percepiamo può essere collocato al di qua o al di là di qualcosa. L’incontro con Umberto comporta questo spaesamento. Questa grazia rende impossibile una interruzione, poiché neppure adesso lui smette di essere continuamente nuovo e quindi di esistere. Le sue poesie ci ricordano che il mondo è lì che aspetta di essere amato, scovato in una dimensione solo apparentemente secondaria, sono un ponte tra noi e l’infinita possibilità di incontrare l’inaspettato. Questo ci incoraggia.
Biagio Lieti
Poesie per farci coraggio è un’edizione speciale della collana I Semi, scritto da Umberto Kühtz.
Quando per molto tempo
non so scrivere versi
mi sento proprio come
l’albero alto secco,
essenziale pel fuoco
che riscalda dal freddo.
Ogni nostro momento,
anche gli ultimi istanti,
è buono per donare
la sostanza agli Altri.
12 luglio 2013
Umberto Kühtz
A Silvana
Cammina serena
nel buio della notte
ascoltando soltanto
il ritmo del tuo cuore
e dei passi che risuonano nella via.
Una stella
si staccherà dal cielo
e ti seguirà ad illuminare il tuo cammino.
Umberto Kühtz
Il foglio bianco non sopporta che io non l’arricchisca nemmeno di una parola. Guardandomi con occhio truce pare voglia dirmi: “fogli non ne scrivi, quale disastro è accaduto nel tuo cuore?”
21 marzo 2014
Umberto Kühtz
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