
Manuale di fisica ostica
– Libreria Campus –
Bari, 12 aprile 2019
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Venerdì 12 aprile 2019, ore 19.00
BARI || Libreria Campus || Via Toma 76
Conversazione poetica con Silvana Kühtz
Una serata dedicata alla fisica e alla poesia, due discipline in apparenza contrastanti che Silvana Kühtz riesce a fondere in un percorso di 33 poesie addolcendo e superando il concetto di ‘ostico’ applicato alla scienza e alla vita attraverso il suono delle sue parole.
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È uscito a dicembre 2018 il nuovo libro di Silvana che in un ponte fra il titolo e il contenuto tenta di unire i due mondi da cui è da sempre animata, quello scientifico e quello umanistico. Cosa sia questo ponte nessuno lo sa, è forse ciò che ci fa umani, completi di tutto, cuore mente, fisica chimica e sentimenti. Non siamo fatti a compartimenti stagni ma invece nella vita spesso ci ostiniamo a tenere le cose separate. Non che in questo volume ci sia altro oltre alle parole e alle lettere, quelle dell’alfabeto che danno il titolo alle poesie, quelle delle variabili x1, x2, x3 che si usano nei teoremi, xyz degli assi cartesiani… insomma ci sono elementi di fisica e anche un po’ di ironia e di leggerezza, come ben rappresentato dall’immagine di copertina di Valentina D’Andrea. È ostica la fisica per chi non la studia, e, forse lo è pure la vita per tutti noi, ché ci coglie impreparati. Una delle note di lettura l’ha scritta un professore di Fisica Applicata dell’università di Bari, Roberto Bellotti: Ho percorso la traiettoria di questa lettura con la diffidenza iniziale di chi i manuali ostici di fisica li legge, studia e traduce, con il dubbio che non possa esservi null’altro che possa chiamarsi manuale di fisica al di fuori dei manuali di fisica veri e propri. Ma in ogni punto della traiettoria ritrovo, senza riuscire a darne una forma precisa, sensazioni e squarci che mi riportano all’essenza del come e del perché, della Natura, degli esseri umani, senza soluzione di continuità, con parole sempre affilate, precise e profonde.
I temi di questo alfabeto di poesie, dalla a alla zeta, da x1 a logaritmo stanno in un cerchio ordinato di alternanze, la vita, l’amicizia, l’amore, il dolore, la morte, la malattia, luce e buio, visibile e invisibile. È una sola storia come sempre nei libri di Silvana, quella che si racconta in poesia in questo volumetto. È una storia che si snoda in 33 poesie che arriva alla fessura del pane, del legno, della corteccia, da una fessura vedo quanto spazio c’è.
Editore Musicaos
SILVANA KÜHTZ
Lettrice, docente, poeta, iniziatrice di cose impossibili, barese, ha un cognome che deriva dal nonno tedesco (ed ha anche un nonno salentino). È ricercatrice confermata all’Università della Basilicata (nel 2006 ha inventato la cattedra Linguaggi, futuro e possibilità, che è anche un saggio) a Matera al Dipartimento Culture Europee e del Mediterraneo.
La sua ricerca fonde teatro, scrittura, lettura, sensi, attraversamento dei luoghi, dell’invisibile. Conduce laboratori di sensorialità, creatività e lettura per adulti e bambini. Ha creato www.poesiainazione.it. Nel 2014 ha vinto il premio Gatto con 30 giorni, una Terra e una casa, pubblicato da Campanotto ed. Finalista al premio InediTo, festival delle colline torinesi 2016 con una nuova silloge in cerca di editore, VISCERA. Nel 2018 è stata pubblicata da Spagine del Fondo Verri una sua raccolta di prose poetiche: Quel che resta del bello, e una silloge poetica Manuale di Fisica Ostica da Musicaos.
Dal 2014 conduce, insieme ai musicisti Andrea Gargiulo per la asl di Bari e a Susanna Crociani per la asl della Toscana, La bellezza della cura, corsi (ecm) per operatori sanitari che hanno al centro la relazione medico/operatore-paziente e l’uso della parola poetica e della musica. Sono laboratori espressivi e di sensorialità che rimettono le persone al centro del discorso.
Attualmente il suo progetto di ricerca coordinato insieme alla collega architetto Chiara Rizzi, intitolato Quel che resta del bello – il manifesto del demolitore, interroga la comunità sul senso del brutto nelle città, mira ad una sintesi anche operativa attraverso un tool innovativo di processi di progettazione e attuazione, che sviluppato testato e calibrato col supporto di esperti interdisciplinari e università onde diventare una pratica operativa diffusa e ripetibile. Il tema deriva dal dibattito attuale sul tema dell’uso della terra, consumo del territorio, migrazioni, intervento selettivo sul costruito e paesaggio urbano e peri-urbano. A febbraio 2019 esce il volume che raccoglie parte di questa esperienza edito da Spagine.
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