LA LINEA VERTICALE | Agostino Arrivabene, fino al 9 marzo 2025
OLTRE LA POLVERE | Gianriccardo Piccoli, fino al 12 gennaio 2025
Bologna | RACCOLTA LERCARO | via Riva di Reno, 57
Non sono di Bologna e la scopro passo passo; ogni volta imparo qualcosa di nuovo di questa vibrante città piena di odori, colori, portici e cultura, e stavolta mi sono imbattuta, per caso, lo ammetto, nella Raccolta Lercaro, in via Riva di Reno, che in questo periodo traghetta al 2025 le personali di due artisti.
La linea verticale, opere di Agostino Arrivabene, fino al 9 marzo 2025
La pittura calligrafica di Arrivabene, in questa esposizione pensata insieme al curatore Giovanni Gardini proprio per gli spazi della raccolta Lercaro, diventa anche una decisa sospensione nel non finito. La nube, l’informe, l’organico che sono una delle caratteristiche di Arrivabene, prendono in questa mostra anche l’inconsistenza dell’abbozzo, che ha la sua incisività, la sua forza espressiva nelle figure che si sciolgono ai margini e si mescolano al dettaglio caparbio e ricamato.
La scelta delle opere parte da un lavoro di collaborazione fra l’artista e il curatore. “Agostino Arrivabene ha lasciato che facessi uno scavo nel suo studio” sottolinea il curatore, che è anche direttore del museo “e che gli proponessi di rilavorare su alcune sue tele rimaste incompiute. La mia proposta è stata proprio quella di riprenderle ma sospendere in alcuni casi il lavoro di cesello cui Arrivabene ci ha abituati, avventurandosi nel viaggio dell’indefinito, il che mi pare non tolga nulla alla sua forza visionaria e spirituale.”
Sono apparizioni, le 22 opere in mostra, figure che uniscono terra e cielo, che collegano la modernità ai fiamminghi, ad allucinazioni alla Bosch, alla pittura barocca; santi e santine che ci ispirano con la levità dell’incanto, e rimandano a Leonardo. In questo universo trovi Zeus-aquila delicato e potente, San Francesco e le stigmate che diventano piccoli fuochi e coralli, l’uomo che si fa albero, radice, paesaggio, e ci parlano del presente, sono tutte metamorfosi, che ci portano in un universo di sacralità, ombra e luce, ineluttabilità e trasformazione.
Oltre la polvere, opere di Gianriccardo Piccoli, fino al 12 gennaio 2025
Se è vero che Piccoli è nato nel 1941 e ha dunque 83 anni, è pur vero che la sua pittura non li dimostra. In questa esposizione alla Raccolta Lercaro, le 19 opere hanno la leggerezza dell’evocato e la assolutezza dell’attualità. Molte sono tele che si mostrano dietro la tenda di una garza, pure essa dipinta, che conferisce allo stesso tempo profondità ed evanescenza in un rimando di nebbia/sole che compone e scompone i soggetti. Affacciarsi su questi paesaggi è un trasalimento di polvere, splendore assediato dalla nebbia delle incertezze del tempo che viviamo. La nube è smog e nostalgia, il colore è presente e ricordo di uno sfumato passato, il teschio e il carrarmato dicono del bambino e della guerra. “Il Reale brilla proprio nel suo svanire” scrive nel testo critico Giuliano Zanchi, ed è proprio così.
La fortuna ha voluto che partisse al mio arrivo una speciale visita guidata dal direttore del museo, che ha impreziosito la visita alle due mostre.
Limiti della visita
Soprattutto nella mostra di Arrivabene le luci non sono le migliori alleate del visitatore e forse avere pareti scure anziché solo bianche avrebbe dato maggior risalto ad alcuni dei soggetti.
Silvana Kühtz, docente di Estetica
Università della Basilicata
LA LINEA VERTICALE | Agostino Arrivabene
OLTRE LA POLVERE | Gianriccardo Piccoli
(visitata il il 28 novembre 2024)